Forza Italia: «togliere la cittadinanza a Mussolini», quella "destra-antifa" che è più patetica della sinistra
- Redazione
- 12 mag
- Tempo di lettura: 3 min
Aggiornamento: 19 mag

Il ritorno di Mussolini (al Consiglio comunale)
A tre di distanza dall'ultimo tentativo – il faccione del Duce vede perseguitare il sono degli antifascisti Carpigiani – Carpi torna a discutere della revoca della cittadinanza onoraria a Benito Mussolini, concessa nel 1924 dal Consiglio comunale, come avvenne in moltissimi altri comuni. Insomma, il regime era appena nato e bisognava compiacerlo.
La novità? Questa volta la proposta non arriva dalla sinistra, ma da Forza Italia. Ed è piuttosto patetico.
A riaccendere il dibattito è Michele De Rosa, capogruppo del partito che fu di Silvio Berlusconi in Consiglio comunale. Il nostro ha, infatti, depositato una mozione per cancellare il riconoscimento conferito al Duce.
Una proposta inaspettata (e patetica)
Il suo tentativo di sorapasso – in quanto a inutilità – a sinsitra ha scosso e sorpreso persino quei perditempo della stessa maggioranza, che nel 2022 avevano già tentato invano l’impresa. Allora, la mozione sostenuta dal sindaco Alberto Bellelli si era fermata a 16 voti favorevoli su 17 necessari, anche a causa dell’astensione o del voto contrario delle opposizioni, comprese Lega, Fratelli d’Italia, M5S e civici.
“Benito Mussolini – scrive De Rosa nella mozione – è stato il capo del regime fascista, responsabile della soppressione delle libertà civili, politiche e sociali, di assassini e torture di matrice etnica e politica. Egli ha reso l’Italia triste protagonista della Seconda guerra mondiale al fianco della Germania nazista. La sua figura confligge coi valori di uguaglianza, pace e democrazia che ispirano la nostra comunità. Per questo, la cittadinanza onoraria conferitagli rappresenta motivo di offesa alla storia antifascista di Carpi e delle vittime della repressione nazifascista.”
Fratelli d’Italia richiama De Rosa alla realtà
Fratelli d’Italia, per bocca del vice capogruppo Tommaso Casolari, ha prontamente preso le distanze: “In una realtà come quella carpigiana, in cui ci sono problemi reali che vanno dalla sicurezza alla viabilità, stupisce che Forza Italia costringa il consiglio comunale a discutere di una questione simbolica e anacronistica.
Tre anni fa – ricorda Casolari – la mozione proposta dalla sinistra fu bocciata anche grazie alla coerenza delle opposizioni, compresi i civici e il Movimento Cinque Stelle. Noi riteniamo che sia tempo di guardare al futuro, non di rimestare nel passato.”
Che si trattì di un complesso di inferiorità?
La necessità di De Rosa, e quindi di Forza Italia (anche se sembra che qualche ex-AN abbia mal digerito l'iniziativa), di ergersi a portabandiera di un centro-destra “liberale, repubblicano e antifascista”, sa di prurito patologico.
Che Forza Italia sia un partito liberale, repubblicano e antifascista nessuno, mai, si sognerebbe di metterlo in dubbio; ma spingersi a impegnare un Consiglio comunale a discutere di Benito Mussolini è sintomo di un complesso di inadeguatezza non da poco.
Già è ridicolo che a occuparsene sia la sinistra, orfana di argomenti, valori e battaglie, costretta a rivolgere lo sguardo – nostalgicamente – al passato. Ma lo è ancora di più che la mozione arrivi da Forza Italia, che, se a livello nazionale pare avere argomenti, valori e battaglie a sufficienza, a livello locale sceglie, invece, di perdere tempo rincorrendo quella stessa sinistra che dovrebbe combattere, nel goffo tentativo assurdo di segnalarle una appartenenza comune.
FI e sinistra, un'intesa che speriamo di combattere altrove
Se, come è giù successo in passato, Forza Italia e le forze della "sinistra" dovvessero trovare un'intesa politica, ci auguriamo capiti nel quadro di proposte concrete, valori e ideali orientati al futuro e all'azione politica, che sapremo prontamente cotrastare, piuttosto che nel quadro della lotta contro la memoria del defunto Benito Mussolini, difronte a cui non possiamo far altro che ridere sonoramente.
Redazione
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