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Il sommergibile Scirè diventerà un sacrario militare

Immagine del redattore: RedazioneRedazione

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La storia del Regio Sommergibile Scirè, affondato durante la Seconda Guerra Mondiale nelle acque della baia di Haifa, oggi territorio dello Stato di Israele, si arricchisce di un nuovo e glorioso capitolo.


La Camera dei deputati ha approvato, all'unanimità, la proposta di legge per rendere il relitto un sacrario militare subacqueo, presentata dall’On. Paola Chiesa, capogruppo di Fratelli d'Italia in commissione Difesa, che ora passerà al Senato.


La pochezza della sinistra italiana


L’approvazione della legge ha ottenuto un ampio consenso anche al di fuori della maggioranza, ma solo grazie all’inserimento nel testo di legge di un riconoscimento esplicito della responsabilità dei regimi nazista e fascista nello scatenare il secondo conflitto mondiale:


«al fine di onorare i marinai italiani che hanno perso la vita in un conflitto mondiale per responsabilità dei regimi nazionalsocialista e fascista», si legge nella premessa del testo.


Lodevole l’iniziativa di Fratelli d’Italia, doveroso l’accettare il compromesso pur di poter ricordare con onore i marinai e i soldati italiani, infame l’ostinazione della sinistra a politicizzare qualsiasi cosa.


Fratelli d’Italia saluta la legge, in attesa dell’approvazione in Senato


Paola Chiesa, prima firmataria della proposta, ha aperto la propria dichiarazione di voto con parole importanti: «Cari eroi, scusate il ritardo. Ma viene sempre il giorno in cui si chiude il cerchio della storia. Basta saper aspettare».


Il vicecapogruppo di Fratelli d’Italia, On. Massimo Ruspandini, ha dichiarato: «Il coraggio incredibile dell’equipaggio dello Scirè e le sue imprese leggendarie restano sopra ogni cosa».


L’On. Marco Padovani, membro della commissione Difesa della Camera, ha affermato: «Il giusto omaggio ai giovani eroi dell’equipaggio, che hanno perso la vita servendo l’Italia e che ora, grazie anche a questa legge, entrano a far parte della memoria collettiva della Nazione».


La storia del Regio Sommergibile Scirè


Il sommergibile Scirè è stato una delle unità più celebri della Regia Marina durante la Seconda Guerra Mondiale. Impiegato in missioni segrete e altamente rischiose, il sommergibile fu protagonista di imprese leggendarie, grazie all’utilizzo dei siluri a lenta corsa, detti anche «maiali», progettati dall’ingegnere e ufficiale Teseo Tesei.


Questi siluri erano manovrati direttamente dagli incursori italiani, che li utilizzavano per infiltrarsi nei porti nemici e colpire obiettivi strategici, spesso a costo della propria vita.


Tra le missioni più note dello Scirè c'è l'attacco alla flotta britannica nel porto di Alessandria, nel dicembre del 1941. In quell’occasione, gli incursori della Decima Flottiglia MAS riuscirono ad affondare due corazzate nemiche, guadagnandosi l’ammirazione della stessa Royal Navy.


Tuttavia, fu durante una missione successiva, nell’agosto del 1942, che lo Scirè trovò il suo tragico destino. Il sommergibile venne affondato da forze britanniche al largo di Haifa, nelle acque che ora sono di Israele, con tutto il suo equipaggio a bordo.


La Nazione rende onore ai suoi soldati


L’On. Chiesa ha parlato di un «debito con la storia» che finalmente è stato saldato: «Votare a favore di questa proposta significa riscrivere una pagina bianca di una storia gloriosa troppo spesso sporcata da chi quella storia forse non l'ha mai voluta conoscere».


Oggi, grazie a questa legge, il sacrificio degli equipaggi della Scirè, così come il sacrificio di tutti i soldati italiani durante la Seconda Guerra Mondiale, viene onorato pubblicamente e cristallizzato nella memoria collettiva della nostra Nazione.


Il sommergibile Scirè non sarà più solo un relitto sul fondo del mare, sarà simbolo vivo e presente del nostro glorioso passato e del valore che questi eroi hanno dimostrato, offrendo la loro vita per un bene più grande: la patria.



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