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Università e Sicurezza: un Clima di Violenza e Tensione
L’Università sembra non essere più un luogo sicuro. Il punto critico è stato ampiamente superato, e oggi il mondo accademico vive episodi di violenza e disordini inquietanti. Un esempio recente arriva dal 26 novembre 2024, all’Università Statale di Milano, durante l’evento Accogliere la Vita. Minacce, interruzioni e atti di violenza hanno trasformato un dibattito bioetico in un incubo, culminato in insulti, aggressioni fisiche e slogan ostili.
Primavera 2024. Alla Statale di Milano, un’occupazione generale paralizza il campus. Tra minacce di morte e pareti imbrattate, gli studenti occupanti vivono settimane di caos. Gli episodi drammatici includono gesti estremi e intimidazioni verso chiunque tentasse di opporsi. Anche il rettore si è trovato costretto a firmare documenti sotto pressione, in una situazione paragonata alla resistenza antifascista.
Università in crisi: casi eclatanti da nord a sud
A novembre 2024, un episodio a Trento accende ulteriori riflettori sul clima universitario. Durante la campagna elettorale, alcuni studenti vengono respinti e i loro volantini distrutti. Anche qui, minacce e ostracismi rendono impossibile l’esercizio democratico. Situazioni simili si verificano alla Bicocca di Milano, dove una seduta del Senato Accademico viene interrotta da proteste violente contro il rettorato.
Il filo conduttore di questi episodi è una crescente intolleranza verso il dialogo e il confronto. Le università, storicamente simbolo di apertura e scambio di idee, si trasformano in teatri di scontri e intimidazioni che paralizzano la vita accademica.
Un parallelo storico inquietante: distruzione della cultura e violenza
Il clima di tensione nelle università ricorda momenti bui della storia recente. Come in Siria e Iraq, durante l’ascesa di Daesh, la distruzione della cultura sembra preludere a una strategia di terrore e repressione. L’associazione può sembrare estrema, ma il metodo è simile: privare le comunità della possibilità di dialogo e confronto per seminare paura e insicurezza.
Se le università italiane devono tornare a essere luoghi di crescita e dialogo, è necessario un intervento immediato. L’appello finale è chiaro: restituire dignità agli atenei italiani è una priorità che non può più essere rimandata.
Gioele Fiore